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viernes, 11 de septiembre de 2009

SOGNI

Siamo creatori nel sogno.

Siamo autori dello stesso, non fu più che un incubo che lui ebbe sognare negli propositi di morte al commettere quel crimine armato di un pugnale.

L’ incubo arrivo a possederlo, fu schiavo del crimine comneso poi al svegliare, vide una cosa come la forma del pugnale che avanzana sopra lui , nel chiaro oscuro della parete.

Poicapisce il valore Della parola vita, della libertà, ma anche può differenziare che nel crimine tratto di eliminare qualcosa che forse, lo incomodava ma anche può sentire che al sognare siamo vittime del sogno di quello che creamo nel’ incosciente che quando può liberarsi si fece cosciente.





viernes, 28 de agosto de 2009

CROCI UMANI, CROCI DIVINI

Per Lucila y Amalia



Croci umani, croci divini

incrociano i suoi tracci anonimi

artille nelle palme anonimi

istrumenti di amore e carita parallele

evocando un dio

che ha messo il cielo nella terra

e ha sofferto nella notte senza unome

¿È la gioia?

¿È il dolore?

È la cruce che tante volte pesa

ma mai cade



viernes, 14 de agosto de 2009




Per Firenze



Mi guardano due cuoci

oggi la mia è di fiori

Fiori di petali inccapucciati

di sogni e pensieri taciuti

e sono fiori di stelli

a volte di spine

che annaffiano le mie lacrime




viernes, 31 de julio de 2009

SGUARDO AL ROVESCIO



Le pitture appendite del spazio le corde degli strumenti musicali rotti le teste dei pianoforte in disoritne, la melodia in fuga, le pentagramme fuggirono del leggio, I cortile pieni di suoni e rise, le poltrone al rovescio, la ilusione di una tavola tagliata. Le foglie bianche in disordine.




viernes, 17 de julio de 2009

LO STESSO SAPORE




Regina delle Vitamine
e le molecule
sotto il consumismo
agonia delle latte
tine del pensare
che mangiamo, che beviamo
che festeggiamo
muore il sapore







Patricia Gordillo




viernes, 3 de julio de 2009

Per Amalia

Foglia nata che abita nel silenzio

Perla nella sua ostrica

Vado imparando

a amare la sua solitudire


Patricia Gordillo







viernes, 19 de junio de 2009

LA ATTESA

Per Lucila

A bordo de si stessa

vuole essere primavera

con quel germoglio sognato

che sarà vita

oggi è semente

domani sarà amore



viernes, 5 de junio de 2009

MAGISTER HERACLIO



Per Tristán




Magister Heraclio nella piazza di popolo perso mentre beveva un caffè corto, giocava con le nuovole e per lui ascoltare il canto degli uccelli, era un linguaggio somigliato a quallcosa che lo dilettava.


In mezzo di tanto solenne attimo arrivo un ciclone, portò la tavola del caffè che fu allora lungo.

Si volarono le nuvole e scapparono gli uccelli Heraclio vuole imprigionare tutto ma aveva le mani infederati in un paio di guanti pensò Gatto con guanti non caccia topi e tutto fu una risata.

Fu qualcosa umoristica dunque in melzo di tanto inacanto Heraclio si sente impotente eruppe una risata, qualcosa ironica tanta etichetta per bere un caffe e un tinte dramatico una mise en scene che finisce in un caos



Patricia Gordillo









viernes, 22 de mayo de 2009

SOGNO



Come Uccello addormentato

che si muore

nel abito del tempo

siamo poeti di quello che crediamo

senza pensare

nella notte il sogno




viernes, 8 de mayo de 2009

AL RICOVERO

Nel riposo quando si
chiudono le palpebre
come in una carezza
al ricovero dei ricordi eloquenti
l' anima si rifugia nello personale
lo propio e lo affondato




Patricia Gordillo







viernes, 17 de abril de 2009

LA MASCHERA


Circondata di silenzio la solitudine brevemente si vede intorpidita dalla presenza di una maschera disegnata dal gioco della luce nella parete burlona mi fa smorfi di sareasmo e in lei si abbozza una risata si stabilisle un dialogo fra lei e io.

Lei dice ¿Ti senti schiava dei tuoi pensieri?

Io rispondo: Mie pensieri si allontarono di quelle rete silenziose che gli imprigionavano e oggi sono liberi di stanchezze e disfatte

Con i passi delle ombre tutid si svanisce e torno a una pretendita pace.



jueves, 2 de abril de 2009

IL MARE

Il silenzio, l' eternita
del mare la posse devano
l'onde c'erano argilla
negli occhi senza tempo
il sole copulava
Imbarazando quel attimo
le sue forme calcavano la
mordida sabbia
senti la brezza fino dolere
e un gabbiano nel suo becco
naufrago la sua preghiera
che silenzio la notte



jueves, 26 de marzo de 2009

TAVOLA DI TE


Nella stanza principale di quella antiquata casa i bisbigli di seri femminili spenti per i metalici quotidiani.

Le faccie prontamente si mettono d'accordo, per parlare comentare, creare…

Il clic delle tazze, il sovrano te il affannoso dialogo, quella sera che comincia con tutti e finisce con uno.

In quel mondo di tutti il di ognuno


Patricia Gordillo